AREA TEMATICA | Design per il Lavoro |
TIPOLOGIA | Macchine da presa fotografica |
ANNO | 1947-1953 |
PROGETTO | Officine Galileo, Ambrogio Carini (GaMi 16) |
PRODUZIONE / PER | Officine Galileo, Ferrania |
RICONOSCIMENTI | [...] |
001 | La macchina fotografica Condor in una immagine pubblicata per la prima volta sulla rivista "ferrania" nel dicembre 1949 | © & courtesy Fondazione 3 M |
002 | Alcune delle prime pubblicità della macchina fotografica Condor. A sinistra l'immagine, più tradizionale, scelta per la pubblicazione sulla rivista “ferrania” a partire da gennaio 1947. A destra quella, già più moderna per linguaggio, composizione e laconicità dell'insieme, pubblicata a partire da luglio 1947 | © & courtesy Fondazione 3 M |
003 | A sinistra, una panoramica dell'offerta complessiva di apparecchi fotografici (ivi compresa la Condor al centro) che l'azienda Ferrania propone sul proprio house organ nel dicembre 1950. A destra la diversa connotazione che le Officine Galileo intendono comunicare circa la propria attività (fortemente connessa all'ottica, la componentistica e gli accessori professionali) proposta sempre su “ferrania” nel maggio 1954 | © & courtesy Fondazione 3 M |
004 | Ancora due proposte pubblicitarie relative alla macchina fotografica Condor a confronto. A sinistra, l'immagine piuttosto “impattante” adottata già nell'agosto 1947 nelle pagine della rivista “ferrania” (da notare la comparsa del numero romano, che preannuncia la gamma a venire, nonché la differenza dell'impianto iconografico adottato rispetto all'immagine, sopra riportata, utilizzata da gennaio e mantenuta sulla stessa rivista fino a giugno 1947). A destra un'ulteriore versione, forse di minor impatto, ma certamente più efficacemente sobria e informativa (i dati tecnici sono gli stessi proposti nella immagine 001) pubblicata su “ferrania” a partire dal gennaio 1951 | © & courtesy Fondazione 3 M |
005 | Un'icona della velocità dell'epoca, Zeno Colò, immortalato (a sinistra) mentre osserva attentamente il nuovo modello Condor. Testimonial d'eccezione (forse) involontario, all'epoca della pubblicazione Colò (che dal 1947 è detentore, e lo sarà fino alla prima metà degli anni 60, del record del mondo di sci sul chilometro lanciato con circa 160 km orari) ha da qualche settimana sfiorato l'en-plein ai Mondiali di Aspen, negli USA, vincendo discesa libera, slalom gigante, e giungendo secondo nello slalom speciale. La rivista “ferrania” ha così buon gioco nel recitare nella didascalia dell'immagine pubblicata nel marzo 1950: «Conquistatori di vittorie: Zeno Colò, neo campione mondiale di sci esamina una Condor Ferrania, la macchina di tutti i primati fotografici | © & courtesy Fondazione 3 M |
006 | Modello originale della fotocamera Condor I progettata e realizzata da Officine Galileo nel 1947-48 e distribuita da Ferrania | © & courtesy Polvere d'Argento |
007 | Modello originale della fotocamera Condor I progettata e realizzata da Officine Galileo nel 1947-48 e distribuita da Ferrania | © & courtesy Polvere d'Argento |
008 | Due immagini del modello originale della fotocamera Condor I progettata e realizzata da Officine Galileo nel 1947-48 e distribuita da Ferrania | © & courtesy RCE Foto |
009 | Manuale e istruzioni d'uso della fotocamera Condor I (modello b) progettata e realizzata (a partire dal 1952) da Officine Galileo e distribuita da Ferrania | In questo modello l'otturatore Iscus Rapid viene sostituito con l'Aplon Rapid | © & courtesy Bencini Story |
010 | Esemplare della fotocamera Condor I (modello c) progettata e realizzata (a partire dal 1955) da Officine Galileo e distribuita da Ferrania | Si tratta dell'«ultima evoluzione della serie Condor I, entrata in produzione nel 1948 e sostituita nel 1952 dalla Condor II [...]. Rispetto alle versioni precedenti (Condor I e Condor Ib) il modello corrente vanta un’ottica più luminosa e un otturatore più preciso e performante, strizzando l’occhio anche al professionista più esigente» (Polvere d'Argento). Nello specifico il modello c della Condor I «differiva dalle altre fotocamere per la presenza di un otturatore Aplon Rapid con autoscatto e di un obiettivo più luminoso come l'Eliog 50mm F/2,8» (Gianni Giovannini - GaMi16.it) | © & courtesy NOC Sensei |
011 | Progettato e realizzato da Officine Galileo (e distribuito da Ferrania) questo esemplare del modello speciale della fotocamera Condor I era destinato a scopi militari per l'Aeronautica Militare italiana | © & courtesy Polvere d'Argento |
012 | Presente anche sul mercato australiano, la fotocamera Condor I è però proposta col nome di Candog I | Dal 1951 esiste anche una «versione australiana della Condoretta (denominata Candog Minor) che, come tutte le Candog, viene prodotta nella sola versione con scala Feet» (Gianni Giovannini - GaMi16.it) | © & courtesy Polvere d'Argento |
013 | A partire dal dicembre 1948 sulla rivista “ferrania” la comunicazione relativa alla fotocamera Condor I inizia ad esplicitare un'ulteriore tonalità glamour, cercando di delineare e creare relazioni e affinità con un target forse ridotto, ma sicuramente emergente. Non a caso il didascalico slogan proposto in calce all'immagine è il seguente: «La macchina fotografica Condor è la compagna inseparabile del turista» | © & courtesy Fondazione 3 M |
014 | Una delle prime immagini pubblicitarie relative alla fotocamera Condor Junior progettata e realizzata (a partire dal 1951) da Officine Galileo, distribuita da Ferrania e proposta sulla rivista “ferrania” del marzo 1951 | © & courtesy Fondazione 3 M |
015 | Due viste contrapposte del modello Condor Junior progettato e realizzato da Officine Galileo e distribuito da Ferrania a partire dal 1951 | courtesy Catawiki |
016 | Due viste contrapposte del modello Condor Junior progettato e realizzato da Officine Galileo e distribuito da Ferrania a partire dal 1951 | courtesy Catawiki |
017 | Due viste contrapposte del modello Condor Junior progettato e realizzato da Officine Galileo e distribuito da Ferrania a partire dal 1951 | courtesy easyliveAuction |
018 | Una delle prime immagini pubblicitarie relative alla fotocamera Condoretta progettata e realizzata (a partire dal 1951) da Officine Galileo, distribuita da Ferrania e proposta sulla rivista “ferrania” del giugno 1951 | Del tutto assente nella comunicazione relativa alle precedenti Condor I e Condor Junior, il tema del costo appare invece una costante della promozione della Condoretta che ha ben in evidenza il prezzo (senza borsa) di 24.500 lire (salito a 27.200 nel 1952 nel 1954 sceso a 21.900 lire). La continuità con i precedenti modelli è comunque ribadita sotto il profilo qualitativo. Oltre alla ovvia citazione circa la presenza del prodotto «presso tutti i rivenditori di materiale fotografico» segue pertanto una nota tesa in primo luogo a evidenziare comune appartenenza del nuovo prodotto alla già nota e apprezzata gamma eccellente: «Gli sforzi congiunti di due grandi industrie italiane, la Ferrania e le Officine Galileo, hanno permesso di realizzare la Condoretta, un nuovo modello che alla estrema precisione meccanica ed ottica aggiunge il vantaggio della eccezionale modicità del prezzo. L'esperienza delle due grandi ditte, rispettivamente maestre nel campo fotografico e nel campo dell'ottica, costituisce la migliore garanzia del nuovo apparecchio il cui successo non sarà certo inferiore a quello del Condor I e del Condor Junior» | © & courtesy Fondazione 3 M |
019 | Un'immagine della fotocamera Condoretta progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1951 | © & courtesy CJ's Classic Cameras |
020 | Due viste contrapposte del modello Condoretta progettato e realizzato da Officine Galileo e distribuito da Ferrania a partire dal 1951 | courtesy Ebay |
021 | Un'immagine pubblicitaria relativa alla fotocamera Condor II progettata e realizzata (a partire dal 1953) da Officine Galileo, distribuita da Ferrania e qui proposta, nel 1956, sul noto settimanale “Epoca”, edito da Arnoldo Mondadori Editore | Per una comparazione del costo (62.000 lire) si segnala che un'analoga pubblicità relativa alla Condor Ic, sempre pubblicata nel 1956, riporta la cifra di 49.500 lire, ossia, attualizzate al 2022, circa 180 euro meno della Condor II. Divario, peraltro ridottosi molto in soli 3 anni se, come segnala Donato Consonni, al suo esordio (1953) la Condor II era proposta a «75.000 lire contro 46.000 lire» della Condor I (Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania - bencinistory.altervista.org) |
022 | Un'immagine della fotocamera Condor II progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1953 | © & courtesy Michael Salerno |
023 | Esemplare della fotocamera Condor II progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1953 | © & courtesy Lot-Art |
024 | Dettaglio della fotocamera Condor II progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1953 | © & courtesy Stefano Gori |
025 | Dettaglio della fotocamera Condor II progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1953 | © & courtesy Stefano Gori |
026 | Esemplare della fotocamera Condor II progettata e realizzata da Officine Galileo e distribuita da Ferrania nel 1953 | © & courtesy NOC Sensei |
027 | Due immagini d'epoca degli espositori della gamma Condor, qui definita (a destra) come: «La serie di alta classe Ferrania-Galileo per fotografie in formato 24 x 36» | L'accostamento, proposto fisicamente dall'alto al basso, rispecchia fedelmente la gerarchia qualitativa degli apparecchi fotografici: Condor II (1953), Condor I (1947), Condor Junior (1951), Condoretta (1951). Inoltre evidenzia anche le poche ma significative differenze formali dei quattro prodotti | © Fondazione 3 M, courtesy Gianni Giovannini - GaMi16.it |
028 | Foto del torinese Claudio Cossu pubblicata sulla rivista “ferrania” del novembre 1952 | La presenza femminile, qui colta non come soggetto “passivo” nel ruolo tradizionale di modella, bensì alle prese con l'apparecchio Condor I, sarà una delle costanti di rilievo per la comunicazione adottata per la successiva GaMi 16. L'immagine non esibisce soltanto l'esito riuscito di un autore ma suggerisce il piacere di una pratica non ancora diffusa e comune. Nella pagina della rivista sotto la foto un commento sottolinea questa peculiarità e a fianco del titolo «Cogliete la realtà», si trova un trafiletto che risponde alla domanda «Perché la macchina fotografica ci può dare tante soddisfazioni?» come segue: «Perché con essa noi otteniamo un documento, sicuro ed inequivocabile, ben più certo che la nostra menoria, sulla fissazione dei momenti più belli dell'esistenza. Naturalmente, però, tanto migliori saranno tali documenti, quanto sperimentato sarà il fotografo, sicura la macchina, adeguato il materiale sensibile; per questo gli apparecchi della serie Condor Ferrania-Galileo e le pellicole Ferrania incontrano così largo favore in Italia e fuori. Con una Condor ed un caricatore Ferrania la realtà è a nostra disposizione: sta a noi coglierla!» | © Claudio Cossu, courtesy Fondazione 3 M |
029 | Ancora una donna, colta non in posa bensì mentre utilizza la GaMi 16, è il leitmotiv che la comunicazione aziendale adotta per il nuovo “gioello” facile da usare progettato (sin dallla fine degli anni 40) dall'ingegnere Ambrogio Carini e messo in produzione dalle Officine Galileo nel 1953 | L'immagine, pubblicata su “ferrania” nell'ottobre 1953 oltre a elencare i rimarchevoli punti di forza tecnici de «la nuova macchina fotografica tascabile per film da 16 mm» (esposimetro automatico, mirino telemetro, correttore di parallasse, motore a molla per sequenze, obbiettivo f/1.9 F-25 mm, filtro di luce incorporato, sincronizzazione per lampo) pone assai meglio in evidenza il risultato che la tecnica rende non solo possibile, ma semplice e immediato, ossia la «gioia di fotografare». Come, infatti, si rileva dalla lettura della sezione inferiore della pagina di “ferrania”: «La nuova macchina fotografica GaMi 16 è un gioiello della tecnica moderna che al pregio delle piccole dimensioni e del minimo peso unisce tutti i vantaggi dei più perfezionati modelli esistenti. Il geniale, coordinato automatismo, la rende di sicuro impiego anche nei casi più difficili. Fotografare con la GaMi 16 è veramente una gioia | © & courtesy Fondazione 3 M |
030 | Quattro immagini tratte dal manuale e istruzioni d'uso (1955 ca) della fotocamera GaMi 16 progettata dall'ingegnere Ambrogio Carini e messa in produzione dalle Officine Galileo nel 1953 | Tre viste (una chiusa e due con lo sportello/impugnatura aperta) sono relative al lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto. La quarta (in basso a destra) è relativa al lato dei rotismi del diaframma, della rapidità di pellicola, dei simboli dell'esposimetro e del finestrino del contatore. Come nella GaMi 16 soprastante sono inoltre visibili: la finestra del mirino-telemetro e la finestra dell'obiettivo | © & courtesy Officine Galileo |
031 | Interessante confronto tra la proposta pubblicitaria della GaMi 16 proposta per la prima volta sulla rivista “ferrania” nel luglio 1954 (a sinistra) e, circa un anno e mezzo più tardi, sul numero di dicembre 1955 (a destra) | Sebbene molto simili le immagini sembrano proporre due modelli quasi antitetici. Nel primo caso il prodotto appare quasi “indisponibile” posto com'è su una piccola sfera metallica a sua volta collocata su una base bianca che funge da piedistallo. Una sorta di micro-monumento al valore con tanto di epigrafe: «Unica realizzazione. Apparecchio fotografico con esposimetro incorporato e collegato con tutti i controlli dell'esposizione». 18 mesi più tardi, la stessa macchina fotografica si presenta ancora disposta verticalmente, ma direttamente sul tavolo. Lo sportello/impugnatura, più aperto e accessibile è un invito a provarne le capacità senza ulteriori indugi. E mentre la didascalia rinforza sul piano tattile il tono del racconto («La macchina fotografica più completa nel palmo della vostra mano»), la presenza laterale delle sigarette Ed. Laurens (una marca di lusso dl periodo) orienta ulteriormente il lettore offrendo un duplice parametro sia dimensionale che qualitativo del prodotto | © & courtesy Fondazione 3 M |
032 | Due immagini pubblicitarie della GaMi 16 pubblicate sulla rivista “ferrania”. A destra quanto proposto sul numero di ottobre 1953 (si veda più sopra il commento alla immagine 029). A sinistra, pubblicata “ferrania” del dicembre 1956, la segnalazione del successo ottenuto da «La GaMi 16 alla “Photokina”», la mostra che tuttora si tiene a Köln (D) ed è considerata il più rilevante evento a livello mondiale dedicato alla fotografia. In realtà si accenna al successo tedesco e al contempo si cita la sede espositiva aziendale milanese e un report sulla stessa rivista “ferrania” che probabilmente è quello firmato da Alfredo Ornano nell'agosto 1953 (ossia almeno anni prima di quanto affermato) creando qualche confusione. Indubbio rimane il riscontro del prodotto presso la pubblicistica di settore che ne sa cogliere sia la pertinenza dell'alto numero di accessori integrabili alla microcamera, sia il valore assoluto delle novità “sintattiche” (si veda quanto segnalato circa l'esposimetro) presenti in un articolo che però, s'intuisce in tralice, stenta ancora alle soglie del 1957 a tramutarsi in successo commerciale. Il testo integrale, inserito nel rettangolo obliquo, sotto il sorridente volto femminile, è il seguente: «La rimarchevole piccola macchina GaMi 16, che noi per primi abbiamo citato circa un anno fa (sic), è stata ampiamente esposta nello stand delle Officine Galileo di Milano. Sotto molti aspetti era la macchina più avanzata di tutta la “Photokina”, ed essa anticipa di almeno un anno la tendenza verso l'esposimetro incorporato, accoppiato e completamente automatico. Con la GaMi 16 è stata esposta una serie completa di accessori, che comprende ingranditore, sviluppatrice, bobinatrice, apparecchio per la riproduzione, lente addizionale per prese ravvicinate, visore, filtri, attacco lampo, taglia film e molti aumentano l'utilità e il pregio della macchina stessa. Tra questi accessori merita una segnalazione speciale il teleobbiettivo afocale per riprendere paesaggi e manifestazioni sportive da una notevole distanza. Si tratta di un teleobboettivo con apertura F/4 e che dà un ingrandimento corrispondente a quello di un obbiettivo da 20 cm di fuoco su di un normale apparecchio da 35 mm. L'esposimetro incorporato funziona anche quando il teleobbiettivo viene applicato alla GaMi 16» | © & courtesy Fondazione 3 M |
033 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Sequenza dei diversi profili del prodotto, definiti progettualmente dall'autore con rigore tecnico ed efficace attenzione sia all'ergonomia che all'stetica complessiva del manufatto | © André Bessot, courtesy PBase |
034 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Due immagini relative al lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto. In alto, in primo piano, l'ingegnoso frontale ribaltabile utilizzabile come impugnatura; sotto, sempre in primo piano, l'oculare per il mirino-telemetro con la ghiera girevole per la messa a fuoco e il dorso apribile a cerniera per il caricamento della pellicola | © André Bessot, courtesy PBase |
035 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Un'immagine del modello con frontale ribaltabile aperto visto dal lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto | courtesy Ebay |
036 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Due immagini del modello disposto verticalmente: a sinistra, il lato dei rotismi del diaframma, della rapidità di pellicola, dei simboli dell'esposimetro e del finestrino del contatore; a destra, il lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto | courtesy Ebay |
037 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Due immagini del modello disposto orizzontalmente: a sinistra, il lato dei rotismi del diaframma, della rapidità di pellicola, dei simboli dell'esposimetro e del finestrino del contatore; a destra, il lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto | courtesy Ebay |
038 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Un'immagine del modello con frontale ribaltabile aperto visto dal lato dei rotismi del diaframma, della rapidità di pellicola, dei simboli dell'esposimetro e del finestrino del contatore | courtesy Ebay |
039 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Tre immagini relative al lato dei rotismi del diaframma, della rapidità di pellicola, dei simboli dell'esposimetro e del finestrino del contatore | © André Bessot, courtesy PBase |
040 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Due immagini del modello con frontale ribaltabile aperto con la medesima angolatura visto da angolature opposte | courtesy Ebay |
041 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Tre immagini relative al lato dei rotismi della messa a fuoco, dell'otturatore e del bottone di scatto | © André Bessot, courtesy PBase |
042 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | A destra il lato del dorso apribile per l'introduzione del caricatore della pellicola (chiuso). A sinistra lo stesso dorso aperto con, al centro, il pressore della pellicola e in evidenza il pernio di avvolgimento e un caricatore rapido Ilfor per GaMi 16 mm | © André Bessot, courtesy PBase |
043 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Il prodotto e la sua custodia di protezione | courtesy Ebay |
044 | A sinistra un'immagine pubblicitaria apparsa sul numero di aprile 1959 della rivista “Progresso Fotografico”. Come segnala Gianni Giovannini «Questa pubblicità è molto interessante perchè è l'unica volta che appare tutto il sistema GaMi 16 al completo. Purtroppo da questo momento non verrano aggiunti altri accessori al sistema e da questo momento probabilmente la produzione di alcuni di questi non sarà più effettuata e la loro distribuzione si affiderà alle rimanenze di magazzino. Anche se nelle intenzioni delle Officine Galileo c'era la volontà di commercializzare la Testa panoramica e la Custodia subacquea in realtà non vennero mai inserite in nessuno dei listini conosciuti» (Gianni Giovannini - GaMi16.it) | A sinistra la prima pagina del numero di aprile 1958 della statunitense “Popular Potography” che vede primeggiare la GaMi 16 tra Subminiature Cameras messe a confronto dai recensori della rivista | courtesy Gianni Giovannini - GaMi16.it |
045 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Alcune immagini relative all'apparecchio col frontale ribaltabile (utilizzabile come impugnatura) abbassato | © André Bessot, courtesy PBase |
046 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Vista di dettaglio degli elementi posti sotto il frontale ribaltabile dell'apparecchio: a) finestra per mirino-telemetro ed esposimetro; b) finestra per l'obbiettivo; c) levetta inclusione / esclusione del filtro di luce incorporato | courtesy Ebay |
047 | Una immagine d'insieme che elenca la maggior parte degli accessori componenti il sistema GaMi 16. Esclusi dal novero qui proposto le più sopra ricordate Testa panoramica e Custodia subacquea che, come segnalato da Gianni Giovannini, «in realtà non vennero mai inserite in nessuno dei listini conosciuti» (Gianni Giovannini - GaMi16.it) | © & courtesy Officine Galileo |
048 | Due dei più interessanti accessori del sistema GaMi 16: il teleobbiettivo e l'adattatore per microscopio | © & courtesy Officine Galileo |
049 | Ambrogio Carini, GaMi 16 - macchina da presa fotografica, 1953, Officine Galileo | Vista di dettaglio del lato dei rotismi della messa a fuoco e dell'otturatore con in evidenza il bottone di scatto del frontale ribaltabile dell'apparecchio | courtesy Ebay |
1866[31] | name: | Officine Galileo (Condor) |
1896-‘61 | name: | Ambrogio Carini (GaMi 16) |
1866[31] | name: | Officine Galileo |
1923 | name: | Ferrania |
2014 | Mostra Officine Galileo: 150 anni di storia e tecnologia, Museo Galileo [13 giugno - 07 settembre] - Firenze |
Ferrania Condor I. La piccola italiana (con foto di esempio) | |
2021 | © video: Il Fotografo venuto dal passato |
Condoretta 1951 | |
2021 | © video: Pier Bianchi |
Ferrania Condor II Officine Galileo | |
2021 | © video: alessandrozzi tech |
NOC-TIPS - GaMi 16. Officine Galileo | |
2019 | © video: New Old Camera |
Ferrania Officine Galileo - Condor II - ESAOG 50mm 2 | |
2016 | © video: Collectible cameras |
2022 | Massimiliano Terzi, Una GaMi 16 a Oslo, “NOC Sensei”, giugno |
2009 | Francesco Bastiani (disegni di Luigi Pulcini), Le italiane. Storia delle poco conosciute macchine fotografiche italiane, “Notiziario del Circolo Fotografico Il Tempio”, n. 46 - Supplemento a “Koinè”, Periodico culturale - Anno XVI - nn. 1-3 gennaio/giugno, Editrice Petite Plaisance, Pistoia |
1999 | Jacques Jacob, GaMi 16, “Cyclope”, n. 42 - Anno X - marzo/aprile [F] (courtesy gami16.it) |
1995 | Danilo Cecchi, GaMi 16, una bella italiana, “Classic Camera”, n. 13, gennaio, Editrice Progresso / Roberto Namias Editore, Milano (courtesy gami16.it) |
1982 | Jason Schneider, Jason Schneider on Camera Collecting - Book Two, “Classic Camera”, Wallace-Homestead Book Co, Seattle, Washington (USA) |
1957 | Il microformato, “Progresso Fotografico”, LXIV, n. 7, luglio |
1956 | Brochure aziendale, GaMi 16 e accessori, Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale, Tagliafilm, Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale, Sviluppatrice, Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale (english version), Spoolwinder (Bobinatrice), Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale (english version), Enlargerr (Ingranditore), Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale (english version), Teletens (Teleobbiettivi), Officine Galileo, Milano |
1956 | Brochure aziendale (english version), Frame Viewer (Visore per film), Officine Galileo, Milano |
1955 | GaMi 16 mm Subminiature Camera (Libretto Istruzioni - english version), Officine Galileo, Milano |
1953 | Alfredo Ornano (A. O.), GaMi - la nuova macchinetta di piccolissimo formato, “ferrania”, Anno VII - n. 8 agosto (courtesy gami16.it) |
[...] | Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania |
[...] | Scheda Condor I (da: Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania) |
[...] | Scheda Condor Junior (da: Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania) |
[...] | Scheda Condoretta (da: Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania) |
[...] | Scheda Condor II (da: Donato Consonni, Il grande libro delle fotocamere Ferrania) |