Le origini della Ferrania risalgono al 1882, quando venne impiantata una fabbrica di dinamite a Cengio, in Liguria, con il nome SIPE (Società Italiana Prodotti Esplodenti). La prima guerra mondiale comportò un ampliamento dell'impianto, e la nascita di una nuova fabbrica a Ferrania.
Verso la fine del conflitto fu avviato un piano di riconversione industriale, e venne costituita la Società per azioni FILM (Fabbrica Italiana Lamine Milano), per la produzione di pellicola cinematografica, consociata con la Pathé Frères di Vincennes, la maggiore fabbrica francese di materiale sensibile, fondando, nel 1923, quella che poi sarebbe diventata la Ferrania. Nel 1938 la ragione sociale venne modificata, diventando “Ferrania”.
L'azienda produceva, accanto ai materiali fotosensibili, anche macchine fotografiche tramite la controllata Società Anonima Apparecchi Fotografici Ferrania; alcune, come la Condor I (distribuita fin dal 1947, ma progettata e prodotta da Officine Galileo), o la Elioflex (del 1950), erano dotate di ottima qualità ottica e meccanica.
La compagnia fu acquistata nel 1964 dall'azienda statunitense 3M, divenendo “Ferrania-3M”. Nel 1971, con la creazione dell'azienda 3M Italia S.p.A., sparì il marchio Ferrania da tutti i prodotti.
Successivamente, fino al 1999 quando la ditta è stata acquistata da Schroder Ventures, i prodotti sono stati venduti a marchio Imation. Attualmente è di proprietà del Gruppo Messina di Genova.
L’Archivio storico Ferrania, di recente riorganizzato e digitalizzato costituito da circa centomila immagini (lastre, dagherrotipi, cartoline fotografiche, negativi, stampe vintage) è in capo alla Fondazione 3M
Francesco Bastiani (disegni di Luigi Pulcini), Le italiane. Storia delle poco conosciute macchine fotografiche italiane, “Notiziario del Circolo Fotografico Il Tempio”, n. 46 - Supplemento a “Koinè”, Periodico culturale - Anno XVI - nn. 1-3 gennaio/giugno, Editrice Petite Plaisance, Pistoia