a cura di: Umberto Rovelli 

Umberto Rovelli (Bologna, 1962). Laureato in Architettura, dal 1996 al 2018 è socio di Blue Klein, web agency impegnata nel campo multimediale per la promozione della cultura del progetto su Internet. Dal 2005 dirige la rivista IdeaMagazine.net. Dal 2008 al 2016 cura gli aggiornamenti del web ADI Toscana progettato da Blue Klein. Socio ADI dal 2010 al 2015, è curatore dei volumi MuDeTo Collection I.-V. (MuDeTo, Firenze 2014-'21), Mauro Pasquinelli Designer (Bandecchi&Vivaldi, Pontedera 2013) e Interviste sul Progetto (Franco Angeli, Milano 2011). Ha collaborato con le riviste “Op. cit.”, “Juliet Design Magazine”, “Paesaggio Urbano”, “ReportBio”, “Firenze Spettacolo”. Ha pubblicato contributi in: Adriano Piazzesi (Pontecorboli, Firenze 2016); Vincenzo Missanelli. Opere con un'antologia critica (Bandecchi&Vivaldi, Pontedera 2015); Antonio Possenti un lungo viaggio (Pacini Fazzi, Lucca 2013); Adriano Piazzesi. Arte nel silenzio (Polistampa, Firenze 2012); Massimo Mariani. Progetti 1980 - 2005 (Verba Volant, London 2005); Labyrinthos (Alinea, Firenze 1994). [x]

Giovanni Battista Gariboldi, scultore, designer e modellatore, nasce nel 1908 a Milano. All’età di 15 anni, nel 1923, frequenta l’Accademia di Brera iscrivendosi al corso di disegno della Scuola degli Artefici. «Dai registri degli alunni, conservati negli archivi storici dell’Accademia, risulta regolarmente iscritto per i due anni del corso; supera gli esami finali nell’estate del 1925 con una medaglia di bronzo di 1° grado. Concluso il regolare ciclo di studi, Gariboldi decide di approfondire la sua formazione iscrivendosi al primo corso di specialistica, nell’anno accademico 1925-1926. Frequenta però presumibilmente solo il primo semestre: i registri, infatti, annotano che lo studente ha smesso di frequentare»[01].

[01] Giacinta Cavagna di Gualdana, Gariboldi, Corraini, Mantova 2010.

A 18 anni risulta infatti assunto come «apprendista modellatore» alla Richard-Ginori, presumibilmente per volere e interessamento dello stesso Gio Ponti che, tra il 1923 e il 1930, è direttore artistico del gruppo societario. Gruppo per il quale Gariboldi fornirà disegni per ceramiche nei quarant’anni centrali del secolo scorso, dal 1930 al 1970 circa.

Dapprima “esecutore” di bozzetti pontiani, quindi autore in prima persona di progetti relativi a diversi elementi di produzione ceramica Richard-Ginori (a lui si devono, tra l’altro, le forme Clelia e Luisa e il servizio Galatea degli anni 30), Gariboldi è presente con propri lavori realizzati nello stabilimento milanese di San Cristoforo fin dalla quinta edizione della Triennale di Milano del 1933 (Alzata con decorazione a cordoli in rilievo, figura Pegaso). Opere, tra l'altro, recensite con grande entusiasmo da Gio Ponti sulle pagine della rivista Domus.

Giovanni Gariboldi, servizio Galatea, anni 30, Richard-Ginori. [x]

Giovanni Gariboldi, figura Pegaso, 1933, Richard-Ginori | Opera presentata alla V Triennale di Milano, 1933. [x]

In seguito espone suoi lavori anche in occasione della VI Triennale del 1936 (figure Cavallo, Colombo, Cerbiatto, vaso con decorazione a rilievo a forma di salamandra), alla Esposizione Internazionale di Parigi del 1937 (Gruppo con tre cavalli rampanti, premiato con una medaglia d’oro; vaso dal corpo panciuto con costolature verticali sul collo; vaso con decoro a fili sottili a rilievo) e alla VII Triennale del 1940 (Coppa del Mare e Coppa delle Armi, premiate con un Gran Premio d’Onore; vaso “ad ampolla” con decoro bianco a reticolo geometrico parzialmente ricoperto da smalto; vaso con decoro simmetrico leggermente rilevato a forma di foglia; vaso alto con costolature verticali e decoro riservato al centro; vaso “a brocca” con presa a corda in oro) quest’ultimi quasi tutti riportati nel disegno complessivo di Gariboldi pubblicato sulla copertina di Stile del dicembre 1941.

Giovanni Gariboldi, figura Cerbiatto, 1936, Richard-Ginori | Opera presentata alla VI Triennale di Milano, 1936. [x]

Lo spazio espositivo della Richard-Ginori alla VI Triennale di Milano, 1936. [x]




Alcuni lavori disegnati da Giovanni Gariboldi presentati alla VI Triennale di Milano, 1936. [x]




Alcuni lavori disegnati da Giovanni Gariboldi presentati alla VI Triennale di Milano, 1936. [x]




Alcuni lavori disegnati da Giovanni Gariboldi presentati alla VI Triennale di Milano, 1936. [x]

Pubblicità Richard-Ginori “Le ceramiche di gusto eletto”, 1938 | Giovanni Gariboldi, Vaso con decoro a fili sottili a rilievo (in basso a destra), 1937 | Opera presentata alla em>Esposizione Internazionale di Parigi, 1937. [x]

Giovanni Gariboldi, figura Gruppo con tre cavalli rampanti, 1937, Richard-Ginori | Opera presentata alla em>Esposizione Internazionale di Parigi, 1937. [x]

Alcuni lavori disegnati da Giovanni Gariboldi presentati alla VII Triennale di Milano, 1940. [x]

Giovanni Gariboldi, Coppa delle Armi, 1940 | Opera presentata e vincitrice del Gran Premio d’Onore alla VII Triennale di Milano, 1940. [x]




Giovanni Gariboldi, Coppa del Mare (pagina pubblicitaria su rivista coeva), 1940 | Opera presentata e vincitrice del Gran Premio d’Onore alla VII Triennale di Milano, 1940. [x]

La copertina della rivista Stile del dicembre 1941: disegno di Giovanni Gariboldi con alcuni dei progetti presentati alla VII Triennale di Milano del 1940. [x]

Dal 1946 Gariboldi è infine direttore del Centro Artistico della Richard-Ginori. A questa fase risalgono le linee fluenti e asimmetriche del servizio da té Ulpia, la teiera Ofelia, il servizio da caffé Donatella e la forma Adriana tutti ideati e presentati in occasione della X Triennale di Milano del 1954.

Giovanni Gariboldi, servizio da tè Ulpia, 1953-'54, Richard-Ginori | Opera presentata alla X Triennale di Milano, 1954. [x]




Giovanni Gariboldi, teiera Ulpia, 1953-'54, Richard-Ginori | Opera presentata alla X Triennale di Milano, 1954. [x]

Giovanni Gariboldi, teiera Ofelia, 1953-'54, Richard-Ginori | Opera presentata alla X Triennale di Milano, 1954. [x]

Giovanni Gariboldi, servizio da caffé Donatella, 1953-'54, Richard-Ginori | Opera presentata alla X Triennale di Milano, 1954. [x]

Nello stesso periodo, la concentrazione degli spazi abitativi e l’evoluzione dello stile di vita quotidiano impongono esigenze di funzionalità e minimo ingombro alle quali Gariboldi risponderà a più riprese negli ultimi tre lustri di attività con forme compatte e impilabili quali Colonna (1954|'66) e Standard. Gariboldi diviene così il primo designer industriale a progettare per la Richard-Ginori forme legate alla funzionalità e alle esigenze del tempo. Tagliando decisamente con il passato produttivo aziendale.

Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna (“in colonna”), 1954, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al I Concorso Nazionale Premio “La Rinascente Compasso d’Oro” per l’estetica del prodotto, 1954. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna (“in colonna”), 1954, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al I Concorso Nazionale Premio “La Rinascente Compasso d’Oro” per l’estetica del prodotto, 1954. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna (“in colonna”), 1954, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al I Concorso Nazionale Premio “La Rinascente Compasso d’Oro” per l’estetica del prodotto, 1954. [x]

Di grande rilievo per l’attività di Gariboldi è la produzione, per così dire, di massa, ovvero maggiormente legata alle esigenze produttive e distributive. Ed è proprio tenendo conto dei problemi legati alla fabbricazione, che Gariboldi progetta e realizza in particolare il servizio da tavola Colonna (al quale nel 1954 viene conferito il premio Compasso d’Oro e più tardi, nel 1967, la Medaglia d'Oro del Presidente del Senato al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza), ispirato a un concetto di razionalità e di minimo ingombro. Le linee, estremamente semplici e funzionali, sono il risultato di un approfondito studio relativo alla destinazione finale.

Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna, 1966, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza, 1967. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna, 1966, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza, 1967. [x]






Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna, 1966, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza, 1967. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio impilabile Colonna, 1966, Richard-Ginori | Opera presentata e vincitrice al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza, 1967 | Visione d'insieme dei tre packaging principali del servizio: Tavola, Thè e Caffé. [x]

Ispirati ai medesimi principi, più tardi, sono poi le ultime produzioni ideate da Gariboldi: Eco e Uno più Uno (1970). Entrambi i servizi rispecchiano i pregi stilistici del passato ma con un’accentuata ricerca neo-funzionale: si arriva infatti, approfondendo tecnologicamente la materia, a proporre l’uso di questi oggetti anche in forno, mentre dei contenitori, vengono proposti utilizzi diversi e innovativi. La morbida sobrietà della forma Eco, disegnata nel 1969 e tuttora attuale, chiude di fatto il lungo sodalizio tra il designer milanese e la Richard-Ginori, prolungandone idealmente il valore e il senso più profondo degli esiti fino ai giorni nostri.

Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]

Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]




Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]

Giovanni Gariboldi, servizio Eco, 1970, Richard-Ginori. [x]

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Se non fosse limitativo e frustrante per i molti meriti e talenti di questo autore, si potrebbe definire Gariboldi un ideale uomo-azienda, ma ciò – oltre a deprimere la rilevanza che ebbe in molte scelte svolte dalla sua partner nel dopoguerra – sarebbe limitativo anche per la stessa Richard-Ginori perché azienda è davvero un termine fuorviante per definire un ambiente di lavoro che «è stato protagonista del rilancio delle arti industriali e decorative italiane». Ma, avvertiti dei limiti della definizione, occorre pure tener conto del salutare rilievo posto in essa al legame sussistente fra i due termini. Una relazione simbiotica nella quale la marcata confidenza (fatta di «vicinanza fisica e continuità di rapporto») con le maestranze ha forse talvolta leso la capacità di emergere come individualità a Gariboldi a tutto vantaggio però di una amalgama fruttuosa e matura creatasi con gli anni fra la struttura produttiva e il suo direttore del Servizio Artistico.

A dispetto del grande favore e riconoscenza che sicuramente va attribuito all’opera instancabile di Gio Ponti, occorre ammettere che egli abbia presumibilmente svolto per la Richard-Ginori il ruolo, pur «maieutico», dell'amante – estroso, aitante, energico e innovativo – mentre la figura incarnata da Giovanni Gariboldi, soprattutto nel secondo dopoguerra del secolo scorso, sia stata più plausibilmente quella del coniuge, ovvero del compagno fedele deputato tanto alla cura confidente quanto all’attento sostegno nel tempo della partner.

Anche a proposito di ciò, Marco Romanelli pone oppurtunamente in rilievo la tonalità coinvolgente e «tattile» della relazione fra Gariboldi e il saper fare all’interno della Richard-Ginori che col tempo si è esplicato in sensuale corresponsabilità e partecipazione, ovvero in quel senso del fare insieme – non limitato alla società ceramica, ma esteso al territorio e più ancora all’utenza finale – che, forse, non venne mai colto da un Ponti più interessato allo scarto e alla performance d’eccezione che alla routine dei dettagli funzionali e dell’adattamento pratico per esigenze produttive [02].

[02] Marco Romanelli, Giovanni Gariboldi e la costruzione di un nuovo mondo, in Giacinta Cavagna di Gualdana, Gariboldi, Corraini, Mantova 2010.

Per leggere al meglio l’avventura di Gariboldi e della Richard-Ginori occorre perciò tener conto: a) del discrimine – soprattutto per quel che concerne il riscontro comunicativo – sussistente fra personalità che in ragione della propria autonomia formativa erano in grado di avviare nuovi processi e coloro che quegli stessi processi li conducevano a buon frutto essendone «parte integrante»; b) del fil rouge che covava fra pezzi d’eccezione (oggetti unici, serie numerate, prodotti ad alto costo) e linee correnti ovvero quel «feedback di tecnica, di colore, di innovazione che, senza soluzione di continuità» manteneva in comunicazione i due ambiti della produzione della «Richard-Ginori, in particolare negli stabilimenti milanesi di San Cristoforo e di Lambrate»[03].

[03] Marco Romanelli, Op. cit.

Da esecutore di invenzioni pontiane – per usare i medesimi termini adottati nelle didascalie pubblicate sul finire degli anni ’20 sulle pagine di Domus – Gariboldi giunse a rivestire lo stesso ruolo di direzione artistica rivestito da Ponti (dal 1923 fino alla metà degli anni ‘30). Ma se per Gariboldi essere direttore artistico (dal 1946 è a capo del Servizio Artistico Richard-Ginori) ha presumibilmente significato il culmine professionale di una vita, per Ponti quella mansione non fu che una delle innumerevoli attività nelle quali venne coinvolta la sua molteplice personalità. Vale a dire che l’intensità e la dedizione con cui vennero vissute tali cariche – forse addirittura imparagonabili – non possono certo essere ritenute sovrapponibili.

Come risulta evidente dal “racconto” elaborato da Giacinta Cavagna di Gualdana, dopo aver vissuto dieci anni sotto l’egida di Ponti, Gariboldi ebbe un «ruolo da protagonista all'interno del Servizio Artistico di San Cristoforo» nei tredici anni successivi, rimanendo a diretto contatto con le problematiche più specifiche della tecnica ceramica (dalla ricerca sugli smalti, alla terracotta, dal grès al biscuit, dal cammeo alla porcellana orientale) talora indagando le «possibilità offerte dalla monocromia» (avvalendosi dei trattamenti «a lustro», il giallo paglierino, ovvero l’areografo e la spugnatura) talaltra interrogandosi sulle peculiarità metamofiche delle varianti cromatiche abbinate alle decorazioni in rilievo, ovvero passando dal recupero, la rievocazione e l'innovazione degli «antichi repertori della manifattura» alla reinterpretazione degli stessi motivi geometrici pontiani [04].

[04] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

Eppure dopo tanto approfondimento tecnico la promozione porta, paradossalmente, Gariboldi ad allontanarsi dalla ceramica. Nonostante, «dopo due decenni di carriera» abbia «un’assoluta confidenza con ogni aspetto e problematica inerente la manifattura»[05]), la fine del conflitto apre per lui e per la Richard-Ginori uno scenario sostanzialmente connotato da un «cambiamento delle priorità della società» che «determina una revisione delle finalità delle indagini artistiche e delle ricerche tecnologiche: le necessità del mercato influenzano le scelte delle industrie, alle quali viene chiesto di creare dei prodotti economici e funzionali. La creatività dell’artista deve convivere con l'essenzialità. I concetti di utilità e praticità animano le pagine dei quotidiani e dei periodici: la rivista Stile Industria diventerà un centro di dibattito per intellettuali, architetti, urbanisti che riconoscono nella razionalità e nella sintesi i principi cardine di ogni ricerca»[06].

[05] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

[06] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

Gariboldi diviene così uomo della ricostruzione, e nei suoi primi anni di direzione del Servizio Artistico è implicato e coinvolto più nella strategia aziendale di «ampliamento della catena di negozi» che nella «creazione di modelli e decori»[07].

[07] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

Come nota ancora Cavagna di Gualdana, «all’VIII Triennale del 1947 il ruolo della Richard-Ginori è marginale e il nome di Gariboldi assente dal catalogo della mostra. La manifattura, che espone solo alcuni apparecchi sanitari, sembra aver risposto al comune invito alla razionalità e alla concretezza, sottoponendo la propria produzione a una generale semplificazione»[08].

[08] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

All’occasione successiva, la IX Triennale del 1951, «la mostra La forma dell'utile sancisce l’affermazione del design: l’unità delle arti è ormai riconosciuta come premessa di ogni progetto, si è sempre più consapevoli che l’uso determini la forma, la facile serialità il successo» (Giacinta Cavagna di Gualdana, op.cit.). Appare cioè evidente che la manifattura debba ripensare il proprio ruolo all’interno di una società e la provocatoria scelta di Gio Ponti (curatore quell’anno della sezione ceramica) di «mettere in secondo piano la vocazione utilitaristica della ceramica e di prediligere le opere di artisti contemporanei attratti dalle possibilità espressive della terracotta»[09].

[09] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

La X Triennale del 1954 diventa così l’occasione per Gariboldi (che firma tutte le proposte Richard-Ginori) di offrire un complesso di forme coeso e rispondente alle esigenze dei «tempi nuovi». Il servizio da té Ulpia, il servizio da caffè Donatella, i servizi da caffè Delia e Luisa, il servizio Patrizia, la teiera Ofelia e il servizio Adriana, sono infatti emblematiche di un metodo e una sensibilità davvero non comuni e sono rivelatrici – come sottolinea Romanelli – di uno «straordinario rispetto per le forme che ci sono giunte in retaggio dal passato e che come tali valgono e che come tali sono la base per un serissimo, a volte lentissimo, “millesimale” lavoro di modernizzazione»[10].

[10] Marco Romanelli, Op. cit.

Ma il 1954 è davvero un anno magico per Gariboldi che con il servizio Colonna realizza un capolavoro di asciutta eleganza, praticità ed economia. «I diversi elementi del servizio sono, infatti, perfettamente impilabili l'uno sull'altro; molti pezzi sono stati disegnati in modo da essere adattabili a più funzioni e utilizzi; la scelta di realizzarlo in porcellana Ariston (un materiale meno raffinato della porcellana tradizionale, ma più duro, resistente ed economico) consente di contenere i costi»[11].

[11] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

Questo progetto, premiato nello stesso anno con il Compasso d’Oro «sia per la riuscita essenzialità di forme e colori sia per l’espediente della "sovrapposizione verticale" come proposta di minimo ingombro»[12]), diviene da allora una sorta di modello o ideal-tipo della quotidianità moderna al quale Gariboldi si sarebbe dedicato nei tre lustri successivi con aggiornamenti e perfezionamenti (tra l’altro aggiudicandosi la Medaglia d'Oro al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza nel 1967). Realizzandone infine evoluzioni ancora più rigorose e decisamente contemporanee con i servizi Uno più uno e Eco che oggi rappresentano il testamento di un grande artista-operaio talmente coinvolto nella storia aziendale e assiduamente partecipe della complessa specificità del proprio ruolo e lavoro, da non riuscire per alcuni decenni a risaltare nella storia come avrebbe certamente meritato.

[12] Giacinta Cavagna di Gualdana, Op. cit.

Carriera Professionale e Riconoscimenti

1967	E' premiato con Medaglia d'Oro al XXV Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte di Faenza
1957	E' coordinatore della "Sezione ceramica" dell'XI edizione della Triennale di Milano
1954	Il suo servizio Colonna ottiene il premio Compasso d'Oro
anni 50	Impone alla produzione Richard-Ginori la sua impronta razionalista fondata sui principi del moderno industrial design
1946	E' direttore artistico di tutti gli stabilimenti della Richard-Ginori, incarico che mantiene fino al giorno della morte
1940	Ottiene il Gran Premio d’Onore alla VII edizione della Triennale di Milano
1937	Alcune sue ceramiche e terraglie riscuotono un grande successo all'Esposizione di Arti Decorative di Parigi, dove sono premiate con la Medaglia d'Oro
1933	Lascia gli studi universitari per dedicarsi a tempo pieno alla ceramica e alla scultura. La Richard-Ginori presenta alcune sue creazioni, ornate da motivi naturalistici di ispirazione impressionista, realizzate presso lo stabilimento milanese Ginori San Cristoforo, alla V Triennale di Milano e recensite con entusiasmo da Gio Ponti sulla sua rivista di architettura "Domus"
1926	Viene assunto, personalmente da Gio Ponti, alla Richard-Ginori come apprendista modellatore

	name:	Colonna - servizio impilabile
1954|‘66	for:	Richard-Ginori

1737	Richard-Ginori

2017	Mostra Refectorium. Arte della convivialità nella tradizione Richard Ginori, Convento di Giaccherino, Pistoia (26 maggio - 21 ottobre)
2017	Mostra La fabbrica della bellezza. La manifattura di Doccia e il suo popolo di statue, Museo del Bargello, Firenze (18 maggio - 01 ottobre)
2017	Mostra La fabbrica della bellezza. La manifattura di Doccia e il suo popolo, Biblioteca Ernesto Ragionieri, Sesto Fiorentino - Firenze (14 maggio - 01 ottobre)
2017	Mostra L'Art Nouveau nelle porcellane della Richard Ginori, Museo Geo, Pontassieve (20 maggio - 07 giugno)
2017	Mostra Déco. Il gusto di un’epoca, MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Faenza (18 febbraio - 01 ottobre)
2016	Mostra Gio Ponti e la Richard-Ginori: l’eleganza della modernità, Palazzo Madama, Torino (03 dicembre 2015 - 29 febbraio 2016)
2015	Mostra Creativa produzione. La Toscana e il design italiano 1950-1990, Fondazione Ragghianti, Lucca (13 giugno - 01 novembre)
2013	Mostra Forme rivelate - Mostra collaterale Biennale dell’Antiquariato, Palazzo Corsini, Firenze (05-13 ottobre)
2013	Mostra La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, Fondazione Ragghianti, Lucca (20 aprile – 6 ottobre)
2013	Mostra Ceramica d’uso dal Museo Richard-Ginori della manifattura Doccia, Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio, Siena (17-26 maggio)
2012	VIII Biennale Internazionale dell'Antiquariato, Palazzo Venezia, Roma (05-14 ottobre)
2012	Visita-spettacolo itinerante Manifattura di Doccia – Storia di un’impresa, Biblioteca Ernesto Ragionieri, Sesto Fiorentino - Firenze (14-29 aprile)
2011	Mostra Collezionismo d’arte di respiro europeo nel Palazzo Sorbello di Perugia, Palazzo Medici Riccardi, Museo Bardini, Museo Horne, Palazzo Davanzati, Fondazione Romano, Museo Stibbert, Firenze | Museo Bandini, Fiesole (03 ottobre 2011 - 15 aprile 2012)
2011	Mostra Il Risorgimento della maiolica italiana: Ginori e Cantagalli, Museo Stibbert, Firenze (30 settembre 2011 - 15 aprile 2012)
2010	Mostra La Collezione Rubboli. Storia e arte dell'opificio di maioliche a lustro, Palazzo Medici Riccardi, Museo Bardini, Museo Horne, Palazzo Davanzati, Fondazione Romano, Museo Stibbert, Firenze | Museo Bandini, Fiesole (01 luglio - 30 settembre)
2009	Mostra Il Museo Richard Ginori: 'a new lease on life' - Ravello Festival, Chiostro Inferiore di Villa Rufolo, Ravello (3-27 settembre)
2008	Mostra Collezionismo d’arte di respiro europeo nel Palazzo Sorbello di Perugia, Palazzo Sorbello, Perugia (18 aprile - 28 settembre)
2001	Mostra Porcellane Italiane della collezione del Museo di Doccia. L’antica manifattura Richard-Ginori a Sesto Fiorentino, The Shigaraki Ceramic Cultural Park, The Museum of Contemporary Ceramic Art (18 marzo - 20 maggio), Tokyo Metropolitan Teien Art Museum, Tokyo (16 giugno - 19 agosto)
1967	Medaglia d'oro del Presidente del Senato al XXV Premio Faenza MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Faenza
1959	Premio Andrea Palladio, Mostra Nazionale della Ceramica di Vicenza - Salone internazionale della ceramica - mostra nazionale dell'oreficeria e dell'argenteria, Vicenza (05-15 settembre)
1955	Diploma d'Onore, X Triennale di Milano, Milano
1954	I Premio Compasso d'Oro - La Rinascente, Milano
1947	Diploma d'Onore, VIII Triennale di Milano, Milano
1940	Premio d’Onore alla VII Triennale di Milano, Milano
1937	Exposition Internationale des Arts et Techniques dans la Vie Moderne, Paris (25 maggio - 25 novembre) [F]
1927	III Biennale di Arti Decorative, Monza (31 maggio - 16 ottobre)
1925	Gran Prix alla Exposition International des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, Paris (28 aprile - 25 ottobre) [F]
1925	II Biennale di Arti Decorative, Monza (19 maggio - 20 ottobre)
1923	I Biennale di Arti Decorative, Monza (19 maggio - 31 ottobre)
...	Collezione permanente del design italiano - La Triennale di Milano, Milano

	Il sostegno dei privati per il rilancio del Museo di Doccia (Rai News24)
2018	© video: Associazione Amici di Doccia
	Il nuovo assetto del Museo di Doccia
2018	© video: Associazione Amici di Doccia
	Il nuovo assetto del Museo di Doccia - Intervento di Carla Di Francesco
2018	© video: Associazione Amici di Doccia
	Il nuovo assetto del Museo di Doccia - Intervento di Livia Frescobaldi
2018	© video: Associazione Amici di Doccia
	Il nuovo assetto del Museo di Doccia - Intervento di Oliva Rucellai
2018	© video: Associazione Amici di Doccia
	Manifattura Richard-Ginori
2018	© video: Manifattura Richard-Ginori
	Discovering Manifattura Richard-Ginori
2017	© video: Manifattura Richard-Ginori
	Ceramiche Dèco al MIC di Faenza
2017	© video: Museo Internazionale delle Ceramiche Faenza
	Ceramica Dèco. Il gusto di un'epoca
2017	© video: Museo Internazionale delle Ceramiche Faenza
	Il 'popolo di sculture' della Richard Ginori in mostra al Museo del Bargello
2017	© video: intoscana
	Richard Ginori Oriente Italiano - Blue Dreams
2017	© video: Besteckliste
	Museo Richard-Ginori di Doccia: intervista a Tomaso Montanari - Arte a modino
2017	© video: Arte a modino
	Gio Ponti - La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia
2016	© video: Biennale Firenze
	Il Museo di Doccia un patrimonio da tutelare
2016	© video: Associazione Amici di Doccia
	Oliva Rucellai su Museo Ginori
2016	© video: Maurizio Quercioli
	Richard Ginori 1873-1923
2016	© video: MUMI Ecomuseo Milano Sud
	RICHARD GINORI 1924-1974
2016	© video: MUMI Ecomuseo Milano Sud
	SHORT-FILM RICHARD GINORI
2016	© video: Sebastiano Edoardo Tavolazzi
	Arti Applicate - La Manifattura Ginori - Art News (puntata straordinaria)
2015	© video: rendarte piaz
	RICHARD GINORI EN LONG
2014	© video: Zanolli
	Noi Stiamo con Ginori - Art News (puntata straordinaria)
2012	© video: www.arte.rai.it
	Richard Ginori
2011	© video: italiagrandtour
	Abitare il tempo - Richard Ginori
2010	© video: Abitareiltempo
	Richard Ginori film corporate corto
2010	© video: AlbatrosFilm
	IL MUSEO RICHARD GINORI: A NEW LEASE ON LIFE - Ravello Festival 2009
2009	© video: informasistemispa

2017	Claudia Casali (a cura di), Déco. Il gusto di un’epoca, catalogo della mostra (MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Faenza 18 febbraio - 01 ottobre), Silvana Editoriale, Milano
2015	Elisabetta Trincherini, Davide Turrini (a cura di), Creativa produzione. La Toscana e il design italiano 1950-1990, catalogo della mostra (Fondazione Ragghianti - Lucca 13 giugno - 01 novembre), Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte, Lucca
2015	Davide Turrini, La produzione ceramica. Utile compagna messaggera di creatività, in Elisabetta Trincherini, Davide Turrini (a cura di), Creativa produzione. La Toscana e il design italiano 1950-1990, catalogo della mostra (Fondazione Ragghianti - Lucca 13 giugno - 01 novembre), Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’Arte, Lucca
2014	Oliva Rucellai, Livia Frescobaldi Malenchini, Gio Ponti e la Richard-Ginori. Una corrispondenza inedita, catalogo della mostra (Museo Marino Marini, Firenze 14 giugno - 21 luglio | Villa Reale, Monza 16 aprile - 07 giugno 2015), Corraini, Mantova
2014	Oliva Rucellai, Editoriale, “OMA - Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte”, n. 49, giugno
2013	Oliva Rucellai (a cura di), Ceramica d’uso dal Museo Richard-Ginori della manifattura Doccia, catalogo della mostra (Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio, Siena 17-26 maggio), Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Sesto Fiorentino
2013	Oliva Rucellai, Ceramiche d’arte Richard-Ginori: il trentennio di Gio Ponti e Giovanni Gariboldi, in Maria Flora Giubilei, Valerio Terraroli (a cura di), La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950, Fondazione Ragghianti studi sull’Arte, Lucca
2013	Oliva Rucellai, The Victoria & Albert Museum collection, in “Quaderni Amici di Doccia”, n. 7
2011	Dario Matteoni (a cura di), Gio Ponti. Il fascino della ceramica, catalogo della mostra (Palazzo Pirelli, Milano 6 maggio - 31 luglio), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo
2011	Alberto Alessi (a cura di), Le fabbriche dei sogni. Uomini, idee, imprese e paradossi del design italiano, catalogo della mostra (Triennale Design Museum, Milano 05 aprile 2011 - 04 marzo 2012), Electa, Milano
2010	Giacinta Cavagna di Gualdana, Gariboldi, Corraini, Mantova
2010	Marco Romanelli, Giovanni Gariboldi e la costruzione di un mondo nuovo, in Giacinta Cavagna di Gualdana, Gariboldi, Corraini, Mantova
2010	Elena Della Piana, Il design della ceramica in Italia 1850-2000, Electa, Milano
2009	Oliva Rucellai, Il Museo di Doccia, in “La Ceramica Moderna & Antica”, n. 274, ottobre/dicembre
2009	Antonia Campi - fantasie di serie, fantasie di eccellenza, in “La Ceramica Moderna & Antica”, n. 274, ottobre/dicembre
2009	Simona Cesana, Richard-Ginori 1735: la contemporaneità della tradizione, in “Artigianato. Tra Arte e Design”, n. 74, luglio/agosto
2008	Oliva Rucellai (a cura di), Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Sesto Fiorentino
2007	Elisabetta Bettio, Archivio Storico (1801 – 1935) - Inventario, Manifattura delle porcellane di Doccia Richard-Ginori
2007	Valerio Terraroli, Ceramica italiana d’autore 1900-1950, Skira, Milano
2007	Oliva Rucellai, Giovanni Gariboldi e il Servizio Artistico Richard-Ginori nel 1954, in “Quaderni Amici di Doccia”, n. 1
2007	Laura Casprini Gentile, La porcellana a Firenze. Storia e tecnica tra artigianato e industria, Edifir, Firenze
2005	Mateo Kries, Ignazia Favata (cura di), Joe Colombo. L’invenzione del futuro, catalogo della mostra (Triennale di Milano, Milano 16 settembre - 18 dicembre), Skira, Milano
2005	Paolo Di Sacco, La fabbrica della ceramica. La Richard-Ginori in San Michele degli Scalzi di Pisa, ETS, Pisa
2004	Laura Falconi, Gio Ponti. Interni Oggetti Disegni 1920-1976, Electa, Milano
2004	Laura Casprini Gentile, Carlo Contardo (a cura di), Oro bianco Ginori, Arte e tecnica della porcellana, Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, Sesto Fiorentino
2003	Laura Casprini Gentile, La manifattura Richard-Ginori, in Gloria Fossi (a cura di), Le arti fiorentine. La grande storia dell’artigianato, VI. Il Novecento, Giunti, Firenze
2002	Raffaella Ausenda, Museo d'Arti Applicate. Le ceramiche III, Electa, Milano
2001	AA.VV., Porcellane italiane della collezione del Museo di Doccia. L’antica manifattura Richard Ginori a Sesto Fiorentino, catalogo della mostra (The Shigaraki Ceramic Cultural Park, The Museum of Contemporary Ceramic Art, 18 marzo - 20 maggio, Tokyo Metropolitan Teien Art Museum, Tokyo, 16 giugno - 19 agosto), Art Planning Rey, Tokyo [J]
2001	Alberto Bassi, Design in Italy 1950's: la Rinascente, “Zak”, n, 58
2000	Loris Manna, Gio Ponti. Le maioliche, Biblioteca di Via Senato, Milano
1999	Valerio Terraroli, Le arti decorative in “Domus” 1928, in AA.VV., Le arti decorative in Lombardia nell'età moderna 1480-1940, Skira Milano
1995	Ugo La Pietra (a cura di), Gio Ponti, Rizzoli Milano
1990	Luigi Massoni (a cura di), Nove progetti per Richard-Ginori, testi di Marco Cocchi e Anty Pansera, catalogo della mostra (Florence Gift Mart, Fortezza da Basso - Sala Ottagonale, Firenze 14-17 settembre
1990	Lisa Licitra Ponti, Gio Ponti. L’opera, Leonardo Editore, Milano
1990	Sandra Buti, La manifattura Ginori, Trasformazioni produttive e condizione operaia (1860-1915), Olschki, Firenze
1988	Raffaele Monti (a cura di), La manifattura Richard-Ginori di Doccia Mondadori/De Luca, Milano-Roma
1988	Ugo La Pietra, Gio Ponti, Milano Coliseum Editore, 1988
1987	AA.VV., Ambrogio Pozzi, catalogo della mostra (Palazzo Esposizioni, Faenza 18 luglio - 4 ottobre), Electa, Milano
1983	Fulvio Maria Rosso, Per virtù del fuoco. Uomini e ceramiche del Novecento italiano Musumeci, Aosta
1983	Sergio Salvi (a cura di), Gio Ponti. Ceramiche 1923-1930. Le opere del Museo Ginori di Doccia, catalogo della mostra (Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, Firenze 19 marzo - 30 aprile), Electa, Milano
1982	Centro nazionale delle ricerche, Soprintendenza archivistica toscana, Archivi di imprese industriali in Toscana, All’insegna del Giglio, Firenze
1977	AA.VV., L'opera di Gio Ponti alla Manifattura di Doccia della Richard-Ginori, Palazzo delle Esposizioni, 31 luglio-2 ottobre), Faenza, Comune di Faenza
1972	Emilio Ambasz (a cura di), Italy: the new domestic landscape. Achievements and problems of Italian design, catalogo della mostra (Museum of Modern Art, New York, N.Y. 23 maggio - 11 settembre), Museum of Modern Art / New York Graphic Society, Greenwich, Conn., New York - N.Y. [USA]
1971	“Domus”, n. 498, maggio
1970	“Domus”, n. 488, luglio
1970	“Domus”, n. 483, febbraio
1967	“Domus”, n. 450, maggio
1966	“Richard-Ginori”, notiziario trimestrale, a.7, n. 3/4
1964	Lionardo Ginori Lisci, La porcellana di Doccia, Electa, Firenze
1960	“Richard-Ginori”, notiziario trimestrale, a.1, n. 1
1955	“Domus”, n. 312, novembre
1955	“Domus”, n. 304, marzo
1955	Giovanni Gariboldi, Nuove forme per la ceramica, “Stile Industria”, II, n. 4, aprile
1954	I Concorso Nazionale Premio “La Rinascente Compasso d’Oro” per l’estetica del prodotto, Motivazioni della giuria, (Aldo Bassetti, Cesare Brustio, Gio Ponti, Alberto Rosselli, Marco Zanuso), Milano
1954	I Concorso Nazionale Premio “La Rinascente Compasso d’Oro” per l’estetica del prodotto, Relazione della giuria, (Aldo Bassetti, Cesare Brustio, Gio Ponti, Alberto Rosselli, Marco Zanuso), Milano
1954	Ugo Nebbia, Artisti allo specchio. Giovanni Gariboldi, “La Ceramica”, IX, n. 7, luglio
1947	P. Bottoni, L. Bombelli Tiravanti, VII Triennale di Milano - Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne e dell'architettura moderna, catalogo della mostra (Palazzo dell'Arte, Milano 31 maggio - 14 settembre) Stamperia Grafica Meregalli, Milano
1942	L. R., I grandi pezzi di Doccia, ”Stile”, II, 17, maggio
1942	Gusto di Richard-Ginori, ”Stile”, II, 22, ottobre
1941	Oggetti e ceramiche di Richard-Ginori, “Domus”, XIV, n. 168, dicembre
1941	Testimonianze di stile - oggetti di Richard-Ginori, ”Stile”, I, n. 1, gennaio
1940	Gio Ponti, Richard-Ginori o della finezza, “Domus”, XIII, n. 150, giugno
1940	Ugo Ojetti, La Settima Triennale, “Corriere della Sera”, LXV, 6 aprile
1940	Roberto Papini, Le arti a Milano, “Emporium”, XLVI, n. 5, maggio
1937	Richard-Ginori, “Domus”, X, n. 120, dicembre
1937	Alcune ceramiche d'arte italiane presentate a Parigi, “Domus”, X, n. 114, giugno
1936	La Richard-Ginori alla VI Triennale, “Domus”, IX, n. 102, giugno
1933	Costantino Baroni, Appunti sulle ceramiche italiane esposte alla Triennale di Milano, “L'industria del vetro e della ceramica”, VI, n. 9, settembre
1933	Gio Ponti Le ceramiche italiane Triennale, “Domus”, VI, n. 68, agosto
1933	P.M. Bard, Considerazioni sulla V Triennale, “Quadrante”, n. 2, giugno
1933	Gio Ponti Le ceramiche italiane Triennale, “Domus”, VI, n. 65, maggio
1933	Alcuni esemplari di ceramiche moderne [...] alla Triennale, “Domus”, VI, n. 65, maggio
1933	Ugo Ojetti, Lettera a Giovanni Ponti sul lusso necessario, “Pegaso”, gennaio 1933
1931	Ugo Nebbia, Cronache estere. Una mostra d'arte decorativa italiana ad Amsterdam, “Emporium”, LXVII, n. 439, luglio
1931	Due novità di Richard-Ginori, “Domus”, IV, n. 40, aprile
1930	Ferdinando Reggiori, La Triennale di Monza - IV Mostra Internazionale delle Arti Decorative, “Architettura e Arti Decorative”, IX, luglio
1930	A.B., Richard Ginori e la nuova ceramica italiana, “La Casa bella”, VIII, n. 36, dicembre
1928	Ceramiche per i fumatori, “Domus”, I, n. 3, marzo
1927	Ferdinando Reggiori, La terza Biennale delle arti decorative a Monza, “Architettura e Arti Decorative”, VII
1927	Roberto Papini, Le Arti a Monza nel 1927: gli italiani, “Emporium”, LXIV, n. 391, luglio
1927	Guido Marangoni, III Mostra Internazionale delle Arti Decorative. Monza 1927. Notizie-rilievi-risultati, Bergamo
1927	Catalogo ufficiale della III Mostra Internazionale delle arti decorative, catalogo della mostra (Villa Reale, Monza maggio-ottobre), Milano
1925	Roberto Papini, Le arti a Monza nel 1925. II: Dalle ceramiche ai cartelloni, “Emporium”, LXII, n. 370, ottobre
1925	Ugo Nebbia, L'Italia all'Esposizione Internazionale di Parigi di Arti Decorative e industriali moderne, “Emporium”, LXII, n. 367, aprile
1925	Seconda Mostra Internazionale delle Arti Decorative, catalogo della mostra (Villa Reale, Monza maggio-ottobre), Milano
1923	Prima Esposizione Internazionale delle Arti Decorative, catalogo della mostra (Villa Reale, Monza maggio-ottobre), Consorzio Milano-Monza Umanitaria, Milano

Manifattura Richard-Ginori - GRG
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