GIOVANNI KLAUS KOENIG | Mu.De.To. - Museo del Design Toscano, Museo Design Toscana

GIOVANNI KLAUS KOENIG

ANNO	1924-1989
LUOGO	Torino-Firenze
PRODOTTI	Jumbo Tram (serie 4900)

PROFILO

a cura di: Umberto Rovelli

Umberto Rovelli (Bologna, 1962). Laureato in Architettura, dal 1996 al 2018 è socio di Blue Klein, web agency impegnata nel campo multimediale per la promozione della cultura del progetto su Internet. Dal 2005 dirige la rivista IdeaMagazine.net. Dal 2008 al 2016 cura gli aggiornamenti del web ADI Toscana progettato da Blue Klein. Socio ADI dal 2010 al 2015, è curatore dei volumi MuDeTo Collection I.-V. (MuDeTo, Firenze 2014-'21), Mauro Pasquinelli Designer (Bandecchi&Vivaldi, Pontedera 2013) e Interviste sul Progetto (Franco Angeli, Milano 2011). Ha collaborato con le riviste “Op. cit.”, “Juliet Design Magazine”, “Paesaggio Urbano”, “ReportBio”, “Firenze Spettacolo”. Ha pubblicato contributi in: Adriano Piazzesi (Pontecorboli, Firenze 2016); Vincenzo Missanelli. Opere con un'antologia critica (Bandecchi&Vivaldi, Pontedera 2015); Antonio Possenti un lungo viaggio (Pacini Fazzi, Lucca 2013); Adriano Piazzesi. Arte nel silenzio (Polistampa, Firenze 2012); Massimo Mariani. Progetti 1980 - 2005 (Verba Volant, London 2005); Labyrinthos (Alinea, Firenze 1994). [x]

Giovanni Klaus Koenig è nato a Torino nel 1924. Laureatosi in Architettura a Firenze nel 1950, discutendo la tesi Il Centro ippico fiorentino al parco delle Cascine, ha avuto vivaci interessi in numerose espressioni della cultura contemporanea, dal cinema alla musica, al disegno industriale.
Appena laureato è stato assistente, per un anno, presso la cattedra di Composizione architettonica della facoltà di Architettura di Firenze e successivamente, dal 1951 al 1966, venne nominato assistente ordinario di Elementi di architettura e Rilievo dei monumenti.
Nel biennio 1960-1962 è stato incaricato, presso la stessa facoltà, dell'insegnamento di Plastica ornamentale e nel biennio successivo di Caratteri dell'architettura moderna. Nel 1964 gli venne affidata la cattedra di Storia dell'arte e Storia e stili dell'architettura, cattedra di cui ha vinto il concorso a professore ordinario nel 1968 e che ha conservato fino al 1978.
Sempre nel 1964 si è fatto promotore della rivalutazione dell'Espressionismo in architettura con la celebre mostra, L'Espressionismo: pittura, scultura, architettura tenutasi, nell'ambito del XXVII Maggio Musicale Fiorentino, a Palazzo Strozzi a Firenze.
Nel 1965 viene nominato professore ordinario di Caratteri distributivi degli edifici all'IUAV - Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Tre anni dopo ritornerà a Firenze a insegnare Storia dell'architettura e del design fino al 1989, anno della morte.
Presso l'Ateneo fiorentino ha inoltre insegnato, dal 1978 al 1984, Indirizzi dell'architettura moderna, e Storia dell'architettura contemporanea, dal 1984 al 1989.

Primo studioso ad applicare sistematicamente l'analisi semiotica all'architettura, Koenig è stato anche progettista di veicoli ferroviari, brillante conferenziere, critico controcorrente, nonché autore di numerosi saggi e articoli sull'architettura e sul design che si riflettono in una appassionata attività didattica.
«Ho un sovrano disdegno per coloro, che sopra ogni altro interesse, pongono quello di far scuola, l'integralismo culturale è il più pericoloso e alla lunga il più nefando... considero i miei allievi migliori proprio coloro che sono andati per la loro strada e non per la mia».
In queste poche righe Giovanni Klaus Koenig condensava tutta la consapevolezza del suo operare demiurgico.
Era fervente sostenitore di chi, producendo cose che servono a vivere, non sarebbe mai tentato di porsi come pedagogo. Deprecava la presunzione dell'obiettività e la facilità di corruzione del giudizio. L'estrema praticità e lo sconfinato interesse per il mondo concreto fanno sì che dai suoi scritti emergano una miriade di riflessioni ancora oggi ricche di suggerimenti per il progetto e la ricerca.
Ottimista dal tono disincantato, capace di lampi di rivelazione come di accanita voglia di misurarsi con il senso delle cose, Koenig ha manifestato un'innata felice bravura nell'esporre con schiettezza il suo pensiero, le sue opinioni. Nelle acute riflessioni teoriche, critiche e storiche sull'architettura e sul design ha sempre unito spunti di carattere interdisciplinare a riferimenti di tipo personale ed aneddotico che finivano col rendere piacevole e divertente ogni intervento.
Il dono della battuta fulminante l'ha distinto e nello stesso tempo esposto alla critica degli antagonisti più diffidenti. Sempre al disopra delle parti e dei partiti è intervenuto spesso nel dibattito sul futuro della città di Firenze schierandosi con passione in difesa della comunità.
Nulla lo ha mai distolto dall'ostinata ricerca dell'autenticità, neppure quando per lui era evidente il non essere in sintonia con il momento.
Insieme a Leonardo Benevolo e Pierluigi Spadolini è stato tra i fondatori dell'ISIA - Istituto Superiore Industrie Artistiche di Firenze (istituito il 15/9/1975 con Decreto M.P.I.) in cui per alcuni anni ha ricoperto il ruolo di presidente. Si è inoltre battuto per la creazione, a Firenze, della prima Scuola di specializzazione in Disegno Industriale italiana che vedrà poi la luce all’inizio degli anni ‘90 (con alla guida Pierluigi Spadolini e il fedele Roberto Segoni). Tale scuola post-laurea triennale, in cui vengono svolti progetti dettati da aziende operanti in ambito nazionale e locale, costituirà il precedente istituzionale del successivo Corso di Laurea in Disegno Industriale dell’Ateneo fiorentino, percorso formativo attivato con l'anno accademico 2001/2002.

Nel 1971 inizia per Koenig la collaborazione con Roberto Segoni da cui scaturisce l’unione tra il valore intellettuale della formazione del design con la cultura dei materiali, le tecnologie specifiche per il design e le tecniche di rappresentazione per esso necessarie (integrazione tra disegno tecnico ed espressivo).
Sempre insieme a Segoni ha progettato il cosiddetto Jumbo Tram di Milano, le elettromotrici per la metropolitana di Roma, il treno dei servizi pendolari delle Ferrovie dello Stato, carrozze per le Ferrovie Nord di Milano.
In campo architettonico si ricorda la sua collaborazione negli anni Cinquanta e Sessanta con l'ingegnere Claudio Messina, con progetti legati, in particolare, alla Comunità italiana Valdese.

Molto intensa è stata la sua attività di studioso e ricercatore; altrettanto ricca e complessa la sua produzione scientifica, incentrata sui temi dell'estetica, della storia dell'architettura moderna e del design.
La saggezza nella valutazione, farcita di analisi a vasto raggio tesa ad un asciutto giudizio dei fenomeni, è stata la pratica intellettuale propulsiva di Koenig ed è servita a dimostrare come non sia possibile progettare il futuro senza far critica all'esistente e come non ci sia critica senza ironia.
Come afferma Francois Burkhardt nel saggio introduttivo alla raccolta postuma di saggi Architettura del Novecento. Teoria, Storia, pratica, critica, «la testimonianza lasciataci in eredità da Giovanni Klaus Koenig è quella di un'esistenza ricca ed impegnata, mossa dalla passione che provocano in lui gli argomenti di volta in volta affrontati in quasi mezzo secolo di attività, rivolta ad assicurare agli uomini, nella misura consentitagli da i mezzi disponibili, la libertà di una vita democratica in un ambiente degno ed umano per il quale si è battuto durante tutta la sua esistenza».

Tra le sue pubblicazioni si ricordano: L'invecchiamento dell'architettura moderna (Firenze, 1963), opera che, in forte anticipo sui tempi, denuncia la crisi del razionalismo; Difficoltà di una critica semantica dell'architettura (Firenze, 1963) e Architettura e comunicazione (Firenze, 1970), volumi nei quali la semiotica trova un'applicazione sistematica allo studio dell'architettura.
Suoi scritti sull'architettura sono stati pubblicati recentemente nel volume Architettura del Novecento. Teoria, Storia, pratica, critica (Venezia, 1995), mentre alcuni dei suoi principali saggi sul design sono stati raccolti in Il design è un pipistrello mezzo topo e mezzo uccello (Firenze, 1991).

E' stato condirettore di "Casabella" e vicedirettore di "Parametro". Collaborò con molte riviste specializzate, come «"Domus", "L'Architettura. Cronaca e storia", "Modo", "Ottagono", "Il Bollettino degli Ingegneri", "Ingegneria Ferroviaria", e scrisse inoltre su vari quotidiani come, "La Nazione", "Il Corriere della Sera", "Il Manifesto".

La sua eredità scientifica è stata raccolta dal Centro studi Giovanni Klaus Koenig, costituitosi all'interno del Dipartimento di Processi e Metodi della Produzione Edilizia, della facoltà di Architettura di Firenze.

TESTI | LIBRI | DOCUMENTI

2010	Porzia Bergamasco, Valentina Croci, Design in Italia. L'esperienza del quotidiano, Giunti, Firenze
2002	Giovanni Klaus Koenig, Bruno Zevi, Linguistica in architettura. Discussione sulle invarianti zeviane. Giovanni Klaus Koenig sulla linguistica architettonica "www.antiTHeSi.info", Milano
1995	Giovanni Klaus Koenig, Architettura del Novecento. Teoria, Storia, pratica, critica Marsilio, Venezia
1994	Giovanni Klaus Koenig, Me ne vado e sbatto l'uscio Alinea, Firenze
1990	Mostra Design automobile: les maîtres de la carrosserie italienne, Grande Galerie du Centre National d'Art et de Culture Georges - Paris
1989	Giovanni Klaus Koenig, Il design è un pipistrello mezzo topo e mezzo uccello La casa Usher, Firenze
1989	Alessandro Castagnaro, Koenig e il design, "Op. cit.", n. 84
1989	AA.VV., La Forma del lavoro: vent'anni di premio Smau industrial design Electa, Milano
1988	Giampiero Bosoni, Fabrizio G. Confalonieri, Paesaggio del design italiano: 1972-1988 Edizioni di Comunità - Milano
1987	Giovanni Klaus Koenig, Giovanni Michelucci. Un giovane scenografo di novantasei anni, “Ottagono”, n. 87, dicembre
1987	Giovanni Klaus Koenig, “La Tana del Lonfo“ ...ed è subito rissa, “Ottagono”, n. 84, marzo
1985	Giovanni Klaus Koenig, Piero Angiolo Cetica, Francesco Gurrieri, Pierluigi Spadolini. Architettura e sistema, Dedalo, Bari
1985	Giovanni Klaus Koenig, “La tana del lonfo” Attenti al dettaglio, che lo scarto è breve fra ruggito e raglio, “Ottagono”, n. 78, settembre
1985	Giovanni Klaus Koenig, Vita e morte dei vascelli aerei, “Ottagono”, n. 76, marzo
1984	Giovanni Klaus Koenig, Dialogando con l'acqua, “Ottagono”, n. 73, giugno
1984	Giovanni Klaus Koenig, Il disegno industriale e la critica del testo, "Op. cit"., n. 61
1983	Giovanni Klaus Koenig, Design: rivoluzione, evoluzione o involuzione? "Ottagono", n. 68, marzo
1983	Giovanni Klaus Koenig, La macchina e il suo spazio (la ferrovia nella città) Alinea, Firenze
1982	Piero Sartogo, Italian Re-Evolution - Catalogo mostra La Jolla Museum of Contemporary Art, La Jolla - California
1982	Giovanni Klaus Koenig, Un premio di architettura poco noto, "Ottagono", n. 67, dicembre
1982	Giovanni Klaus Koenig, Salvo errori ed omissioni. La megamostra milanese degli anni Trenta, “Ottagono”, n. 65, giugno
1981	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Medios de transporte. El problema del acceso "Modulo", n. 2
1981	AA. VV., Carrozzeria italiana cultura e progetto - Atti del convegno "Quaderni di Autocritica" - Roma
1980	Alfonso Grassi, Anty Pansera, Atlante del design italiano. 1940/1980, Gruppo Fabbri Editore, Milano
1980	Giovanni Klaus Koenig, Enzo Zacchiroli. Il mestiere full-time, Edizioni Dedalo, Bari
1978	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, La “Renaissance du Tramway” “Ottagono”, 51, dicembre
1977	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Nuovi indirizzi progettuali per il materiale rotabile dei trasporti regionali, "Casabella", n. 427
1977	Giovanni Klaus Koenig, Preludio e morte di Isotta, "Modo", n. 3
1976	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Un nuovo mezzo pubblico per il trasporto urbano. Restyling e redesign, "Casabella", n. 412
1975	Giovanni Klaus Koenig, Storia e prossemica dello scompartimento ferroviario "Casabella", n. 406
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. Le metropolitane leggere. Le metropolitane di superfici, "Casabella", n. 403
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. La costruzione degli autobus. II segreto dell'italdesign, "Casabella", n. 402
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. Design e redesign delle locomotive, "Casabella", n. 401
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. Un autobus a struttura geodetica, "Casabella", n. 400
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. Finalmente un nuovo filobus "Casabella", n. 400
1975	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Casabella trasporti. Ormai varati i nuovi treni per pendolari, "Casabella", n. 400
1974	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Riflessi urbani della crisi energetica "Casabella", n. 389
1972	Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Per un coordinamento fra strada e rotaia "Casabella", n. 370
1970	Giovanni Klaus Koenig, Architettura e comunicazione, preceduta da elementi di analisi del linguaggio architettonico, L.E.F., Firenze
1969	Giovanni Klaus Koenig, Tre note sul design italiano dei mezzi di trasporto "Casabella", n. 337
1968	Giovanni Klaus Koenig, Architettura in Toscana 1931- 1968, Eri edizioni Rai, Torino
1967	Franco Borsi, Giovanni Klaus Koenig, L'architettura dell'espressionismo Vitali e Ghianda, Genova
1964	Giovanni Klaus Koenig, Marisa Volpi, L'espressionismo. Pittura, scultura, architettura. Firenze - Maggio musicale fiorentino, Palazzo Strozzi, Vallecchi, Milano
1964	Giovanni Klaus Koenig, Analisi del linguaggio architettonico, L.E.F., Firenze
1963	Giovanni Klaus Koenig, L’invecchiamento dell’architettura moderna, Vallecchi, Firenze

CONTATTI

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	name:	Jumbo Tram (serie 4900) - vettura tranviaria articolata
1976-‘78	for:	G.A.I. - ATM Milano


1974	name:	G.A.I. - Gruppo Aziende Italiane

1931	name:	ATM - Azienda Trasporti Milanesi

	I maestri dell’architettura e del design - Giovanni Klaus Koenig A. Di Cintio, R. Segoni, C. Terpolilli, M. Brizzi (autori), A. Cerbai, B. Dalmazzi (montaggio)
1997	© video: Università degli Studi di Firenze