a cura di: Ilaria Gianetti 

Ilaria Gianetti (Roma 1982). Studia Architettura a Roma (“La Sapienza” Università di Roma) e Parigi (ENSAPLV) e nel 2008 si è laureata con lode. Nel 2012 ottiene il Dottorato in “Architettura e Costruzione” presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Dal 2009 svolge la sua ricerca in collaborazione con il team di Architettura e Costruzione coordinato da Sergio Poretti e Tullia Iori, con particolare riferimento al rapporto tra le tecniche di progettazione e costruzione dell'architettura italiana del XX secolo. Tra le sue ricerche: “Mario Ridolfi: edifici scolastici tra tecnica e linguaggio”; “Gli edifici scolastici di progetto e produzione in Italia dalla seconda guerra mondiale agli anni ’80”; “La costruzione industrializzata in Italia negli anni ’60 e ’80” (PRIN 2008). La sua ricerca applicata si concentra principalmente sulla conservazione e lo sfruttamento degli archivi e il patrimonio dell'architettura moderna italiana, attraverso progetti curatoriali ed esposizioni. Tra il 2008 e il 2012, è curatore per l’Accademia Nazionale di San Luca di “NAM Nuovo Archivio Multimediale per le Arti e Architettura” (2012); elenca il Fondo di “edifici scolastici sperimentali” per l’Archivio Storico del Ministero della Pubblica Istruzione (2010); collabora a ricerche d’archivio per la mostra “Pier Luigi Nervi. Architettura come sfida. Roma. Ingegno e costruzione” (Roma, MAXXI, 2011). Lavora inoltre come tutor nell’insegnamento per officine, laboratori e corsi (“Sapienza” Università di Roma, “Tor Vergata” di Roma; Università IUAV di Venezia). I risultati del suo lavoro di ricerca sono stati pubblicata in vari articoli e volumi. È assistente di ricerca postdoc. Nell'ambito della ricerca SIXXI si occupa di media Archives (documentazione fotografica e video) e dei nessi profondi instauratisi dal secolo scorso ad oggi fra immagine e ingegneria strutturale. Nel 2017 pubblica il volume Il tubo Innocenti. Protagonista invisibile della Scuola italiana di Ingegneria (Gangemi, Roma). [x]

Ferdinando Innocenti, figlio di Dante Innocenti e di Zelinda Chiti, nasce a Pescia il 1 settembre 1891. A causa della malattia del padre, passa l’infanzia in casa di uno zio. A 16 anni si trasferisce con la famiglia a Grosseto, dove il padre – che a Pescia aveva una piccola attività di fabbro – apre due botteghe per la produzione e per la vendita di ferramenta.
A Grosseto frequenta la terza tecnica e inizia a lavorare, con il fratello Rosolino, nell’officina di famiglia per imparare il mestiere.
Nel 1909, a soli 18 anni, si occupa personalmente della dimensione commerciale dell’attività paterna: compra, seleziona, vende residui di manufatti in ferro abbandonati nei cantieri della bonifica.
Durante la prima guerra, gli “spezzoni” e i rottami di ferro, lasciati nei cantieri delle opere idrauliche incompiute, diventano preziosi. Nel 1919, Ferdinando ne acquista un’intera partita per 570 lire. L’operazione, supportata dal prestito di 280 lire da parte di un «vecchio signore interessato alle sue avventurose attività» [01], richiede l’investimento di tutti i suoi risparmi (290 lire). Compra il ferro per 285 lire al kilo con l’intenzione di piazzarlo a 500 lire. «Un tizio di S. Giovanni in Valdarno» gli propone un baratto: olio vegetale in cambio del ferro. Innocenti accetta e riesce a rivendere l’olio a un prezzo ancora maggiore: il guadagno è notevole e si ritrova con mezzo milione in tasca [02].

[01] Cfr. A. Spaini, I capitani coraggiosi del Lavoro Italiano, Ferdinando Innocenti, “Rotosei”, 12, 1958.

[02] Rievocando la figura di Ferdinando Innocenti, “Tre J”, periodico per il personale della Innocenti, supplemento al numero 3, maggio-giugno, 1966.

Sfortunatamente colloca i suoi risparmi nella Banca Italiana di Sconto: la Banca fallisce alla fine del 1921 e Ferdinando è costretto a ripartire di nuovo da zero. Così, nel 1922, a trentuno anni, si trasferisce a Roma con l’intento di “fare qualcosa di più grosso”, cercando possibili nuove applicazioni per il ferro.
Nel 1923 apre un magazzino, in via del Porto Fluviale, per il noleggio e la vendita di tubi di acciaio senza saldatura del tipo Mannesman prodotti dalla “Dalmine S.A.” di Bergamo.
Nel 1926, con l’intento di sperimentare nuovi settori di impiego dei tubi, finora impiegati solo per convogliare sostanze liquide o gassose, annette al magazzino una piccola attività industriale, la Ditta “F.lli Innocenti”.
Qui comincia a sperimentare la realizzazione di manufatti speciali per l’edilizia (balaustre, antenne) e nuovi tipi di raccordi tra i tubi, tema “caldo” al quale sono interessati anche i manager della Dalmine, come Agostino Rocca.

Il 24 dicembre 1927 Daniel Palmer-Jones della ditta inglese Scaffolding deposita in Italia un brevetto per un singolare dispositivo di “collegamento tra singoli tubi”. Ferdinando ne viene fortuitamente a conoscenza, forse per mano di Rocca o forse per mano dell’ingegnere Greppi: attraverso il disegno di un nuovo giunto che permette di collegare per attrito due tubi ortogonali, rivoluziona il dispositivo inglese immettendo sul mercato un prodotto “senza concorrenza”.
I tubi, combinabili in “gabbie”, si affermano nel settore dell’edilizia, soprattutto come impalcature e ponteggi, da usare alternativamente al caro e laborioso legname d’opera.

Il nuovo settore è una miniera d’oro: nel 1931, Innocenti si trasferisce a Milano che in quell’epoca è in piena espansione edilizia.
Qui gli affari si moltiplicano e, nel 1933, Ferdinando è costretto ad adeguare la forma societaria alle nuove dimensioni dell’impresa modificando la ragione sociale della piccola Ditta “Fratelli Innocenti” in “Fratelli Innocenti Società Anonima per Applicazioni Tubolari in Acciaio”, con sede a Roma, e contemporaneamente costituisce, a Milano, una nuova società, la “Innocenti Società Generale per l’Industria Metallurgica e Meccanica”.
Alla fine del 1934, a nome della nuova impresa “Fratelli Innocenti SA”, deposita il suo primo brevetto riguardante il giunto per proteggere sul mercato la sua fortunata invenzione.

Nella seconda metà degli anni ‘30, il tubo-giunto si diffonde a macchia d’olio, trovando spazio – a fronte della politica Autarchica – anche nelle costruzioni militari (aviorimesse) tubolari smontabili e nelle scenografiche strutture temporanee della propaganda fascista.
Tra il 1938 e il 1939 la “Fratelli Innocenti S.A.” assorbe da sola circa il 20% della produzione della Dalmine: Innocenti è il maggiore cliente dell’impresa bergamasca!
Nel 1939 Ferdinando è nominato Cavaliere del Lavoro per la «geniale applicazione delle impalcature tubolari in edilizia ormai diffuse su tutto il territorio nazionale e con la quale ha risolto un problema importante» [03].

[03] Cfr. Archivio Storico Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, Roma, Ferdinando Innocenti, Busta XCVIII, Posizione 7.

Durante la Guerra partecipa attivamente alla fornitura bellica e, solo dopo l’8 settembre 1943, con l’intento di mantenere il controllo dei suoi stabilimenti, collabora attivamente con gli Alleati e finanzia le forze clandestine antifasciste.
Durante la prima Ricostruzione, con gli aiuti del Fondo Lire, Innocenti avvia un nuovo piano imprenditoriale.
Per la commercializzazione del tubo-giunto, fonda una nuova impresa – la “Ponteggi-Dalmine Innocenti” – a partecipazione azionaria di maggioranza della Dalmine, mentre gli stabilimenti di Lambrate si convertono “alla grande meccanica” e alla “produzione di mezzi di motorizzazione di massa a basso costo”. Nasce così, la mitica Lambretta, “un tubo con un motore e due ruote”!

Nel 1948, Ferdinando vende alla Dalmine la “Ponteggi-Dalmine Innocenti” in cambio delle royalties dei suoi brevetti sul tubo-giunto, abbandonando così, la scena tecnica.
Per poco però, perché nel 1953, grazie al successo delle sue invenzioni, diventa anche lui ingegnere, con una meritata Laurea Honoris Causa conferitagli dal Politecnico di Milano!

Negli anni ‘50, mentre la “centina Innocenti” è la prima donna della bella ingegneria italiana, l’instancabile Ferdinando fonda in Venezuela la Planta Siderurgica dell’Orinoco, il maggiore impianto siderurgico a ciclo integrale dell'America Latina e la più importante operazione economica di esportazione della storia italiana di quegli anni.
Negli anni ‘60 ampia i suoi affari nel settore della motorizzazione a quattro ruote.
Famoso in tutto il mondo per il successo della Lambretta, esempio per gli industriali di self made man, muore a Varese il 21 giugno 1966, lasciando le imprese al figlio Luigi [04].

[04] M. Gamba, Innocenti. Imprenditore, fabbrica e classe operaia in cinquant’anni di vita italiana, Mazzotta editore, Milano 1976.

	name:	Sistema “tubo-giunto” - dispositivo di unione per armature tubolari metalliche
1934	for:	F.lli Innocenti | Ponteggi Tubolari Dalmine Innocenti

1947	Ponteggi Tubolari Dalmine Innocenti

1953	Laurea Honoris Causa - Politecnico di Milano
1951	Record chilometro lanciato classe 125 [201 km/h] Monaco di Baviera - Ingolstadt [Romolo Ferri su Lambretta "siluro" - Innocenti]
1939	Nomina a Cavaliere dell'Ordine "Al Merito del Lavoro" del Regno d'Italia

	10 anni di autostrade. 1956-1966
2015	© video: Autostrade per l’Italia. Gruppo Atlantia
	L’autostrada del sole Milano Firenze
2014	© video: Archivio Centrale dello Stato ACS
	Fellini’s 8½ Original Italian Trailer
2010	© video: Raúl Quintanilla

2023	Marco Visani, Innocenti. Il genio italiano - Siderurgia, scooter, automobili e non solo Giorgio Nada Editore, Vimodrone - Milano
2018	Tullia Iori, Ferdinando Innocenti, “Wikiradio”, Rai Radio 3, 21 giugno (doc. audio: MP3)
2017	Ilaria Giannetti, Il tubo Innocenti. Protagonista invisibile della Scuola italiana di Ingegneria Gangemi, Roma
2011	T. Iori, Poveri ma belli, in G. Polin (a cura di), Il paesaggio dell’autostrada italiana Marchesi, Roma
2010	L. Righetti, L’autostrada transappenninica Bologna-Firenze Costa Editore
2006	F. Amatori, S. Licini, Per una storia della Dalmine, Dalmine 1906-2006. Un secolo di industria “Quaderni della Fondazione Dalmine”, 5, Dalmine
2006	T. Iori, L’Autostrada del Sole, in A. Buccaro, G. Fabbricatore, L.M. Papa (a cura di), Storia dell’ingegneria, Atti del 1° convegno nazionale, Napoli 8-9 marzo 2006, Cuzzolin editore, Napoli, vol. 2
2005-’06	S. Poretti, Un tempo felice dell’ingegneria italiana. Le grandi opere strutturali dalla ricostruzione al miracolo economico “Casabella”, 739-740
2004	F. Galassi, “La costruzione dell’architettura a Roma alla fine degli anni ’30. Il caso della stazione Ostiense” tesi di laurea, Università di Roma Tor Vergata, Facoltà di Ingegneria, relatore prof. T. Iori, a.a. 2003-2004
1999	G. De Luigi, Lungo la valle dell’Orba fino al crollo della diga di Molare Accademia Urbense
1984	L. Offeddu, La sfida dell’acciaio. Vita di Agostino Rocca Marsilio, Venezia
1978	L. Sampaolesi, Donato Letterio Annuario dell’Università di Pisa, a.a. 1977-1978
1976	M. Gamba, Innocenti imprenditore, fabbrica e classe operaia in cinquant’anni di vita italiana Mazzotta editore, Milano
1966	Rievocando la figura di Ferdinando Innocenti “Tre J”, periodico per il personale della Innocenti, supplemento al numero 3, maggio-giugno
1965	La centina più grande di Europa “Conversazioni”, 5
1962	L. Righetti, Il suo unico hobby è la Innocenti “Domenica del Corriere”, 22 aprile
1961	G.M. Larco, Ponteggi Dalmine Innocenti, Centine tubolari metalliche nel tronco Bologna-Firenze dell’Autostrada del Sole Officine Grafiche A. Vallardi
1960	L. Chinarelli, La traslazione delle centine per ponti in cemento armato a archi gemelli “Costruzioni Metalliche”, 1
1959	G. Oberti, B. Gentilini A. Romagnoli, Il viadotto sul torrente Aglio “Autostrade”, 11
1959	Il Crollo dell’Autostrada del Sole, Interrotti i lavori e piantonato il ponte “L’Unità” 26 ottobre
1959	Il crollo del ponte sul tratto Firenze Bologna dell’autostrada del Sole. Travolti da duemila quintali di materiale i 4 operai uccisi a Barberino del Mugello “L’Unità” 24 ottobre
1959	“La Nazione”, 24 ottobre
1959	Premiato il documentario “Viadotto sull’Aglio” alla I rassegna Nazionale del Film Industriale “Autostrade”, 1
1959	L. Sanpaolesi, Indagine fotoelastica su una centina da ponte Atti dell’Istituto di scienza delle costruzioni dell’Università di Pisa
1959	Il Centro Studi sulle costruzioni metalliche “Conversazioni”, 2
1959	Inaugurazione del Centro Studi sulle Costruzioni Metalliche dell’Università di Pisa “Costruzioni metalliche”, 3
1959	L. F. Donato, Il Centro studi sulle costruzioni metalliche dell’Università di Pisa Atti dell’Istituto di scienza delle costruzioni dell’Università di Pisa, pubblicazione n. 62
1957	N. Levizzani, Le centine tubolari smontabili nella costruzione dei ponti per l’Autostrada Genova-Savona “Rassegna Tecnica Dalmine”, 4
1957	N. Levizzani, Le centine tubolari smontabili nella costruzione dei ponti per l’Autostrada Genova-Savona “Rassegna Tecnica Dalmine”, 3
1957	N. Levizzani, Le centine tubolari smontabili nella costruzione dei ponti per l’Autostrada Genova-Savona “Rassegna Tecnica Dalmine”, 2
1956	N. Levizzani, Le centine tubolari smontabili nella costruzione dei ponti per l’Autostrada Genova-Savona “Rassegna Tecnica Dalmine”, 1
1956	Dalmine spa, La Dalmine durante cinquant’anni. 27 giugno 1906-27 giugno 1956 Torino, Ilte
1955	Legge n. 463, 21 maggio
1951	Legge n. 314, 2 aprile
1947	Brevetto n. 432527, Centina in legno a parete piena con o senza spinta eliminata per strutture murarie ad arco di qualunque sesto Eusebio Cruciani, 19 giugno
1945	Brevetto n. 412252, Giunto per il fissaggio di casseforme metalliche ai sostegni tubolari per il ponteggio nelle costruzioni edilizie Innocenti Soc. Generale per l’industria Metallurgica e Meccanica, Milano, 3 agosto
1943	C. Albertini, Il piano regolatore di Milano. Relazione sul progetto di piano regolatore approvato con legge 19 febbraio 1934 n. 433 Miglietta, Milano & C., Casale Monferrato
1938	Innocenti, Istruzione per il montaggio dell’aviorimessa tubolare smontabile tipo 27 21-1 Tip. Alfieri e Lacroix, Milano
1938	Brevetto USA n. 2133197, Device for uniting tubes of metallic structure Innocenti S.A., 1 dicembre (United States Patent and Trademark Office, database on-line)
1938	A. Fava, L’applicazione dell’acciaio nella costruzione dei ponti e delle carpenterie in Italia. Ponti stradali, passarelle e centine per armature dei volti “Casabella”, 3
1937	P. Bianchi, Il ponte di Urbe sulla interprovinciale fra il Tanaro e la Trebbia “L’Industria Italiana del cemento”, 4
1936	Il nuovo ponte sull’Orba ad Urbe in provincia di Savona “Le Strade”, 3
1936	Innocenti, Istruzioni per il montaggio dell’aviorimessa tubolare smontabile tipo 21-15 C (Ministero dell’aeronautica, Ufficio centrale del demanio), Tip. Alfieri e Lacroix, Milano
1936	Brevetto n. 338780, Dispositivo di unione per tubi costituenti parti di costruzioni metalliche Fratelli Innocenti S.A., Roma, 8 febbraio
1934	Brevetto n. 328448, Dispositivo di unione per tubi costituenti parti di costruzioni metalliche Fratelli Innocenti S.A., Roma, 6 febbraio
1934	Brevetto inglese n. 426540, Improvements in Scaffolding Clamps 31 agosto (UK Intellectual Property Office, Inghilterra, database on-line)
1931	Brevetto n. 301865, Perfezionamenti riguardanti dispositivi per collegare tubi estremità contro estremità Scaffolding Ltd e Palmer Jones Daniel, Londra
1928	Brevetto n. 275364, Dispositivo di collegamento tra i singoli tubi in un’armatura tubolare Scaffolding Ltd e Palmer Jones Daniel, Londra (priorità Gran Bretagna 1928, brevetto inglese n. 287384)
...	Pratica n. 318, Prove statiche su modelli di una centina in tubi metallici, per conto Ponteggi Tubolari Dalmine Innocenti
...	Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico IRI, Roma, serie rossa, busta R681, Ponteggi Dalmine, Bilanci interni 1960/1978
...	Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico IRI, Roma, serie rossa, busta R684, Ponteggi Dalmine, bilancio al 30 settembre 1959
...	Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico IRI, serie rossa, busta R684, Ponteggi Dalmine, bilancio al 30 settembre 1957/1958
...	Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico IRI, serie rossa, busta R68, Ponteggi Dalmine, bilancio al 30 settembre 1957/1958
...	Archivio Fotografico Touring Club Italia, Milano, busta ponti, fotografie inviate dall’ingegnere Eusebio Cruciani, 1955, centinatura del Rio Arzocco
...	Archivio Fotografico Fondazione Dalmine, Dalmine (BG), FD, D, LDBB 002.02, “Verbale del Consiglio di amministrazione della Dalmine”, 22 dicembre 1939
...	Archivio Centrale dello Stato, Fondo Società Generale Immobiliare – Sogene, Roma, busta 223, 5003/2
...	Archivio Storico Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro, Roma, Ferdinando Innocenti, Busta XCVIII, Posizione 7
...	Archivio Centrale dello Stato, Segreteria Particolare del Duce, Carteggio Ordinario, Innocenti, Ferdinando, titolare della Società Anonima Innocenti Applicazioni Tubolari in Acciaio, 174 660

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